Saluti

Tra pochi giorni questo sito verrà chiuso. 

Ringrazio tutti voi per avermi seguito, supportato e consigliato. 

Roberto 

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Il “diritto acquisito” di un contratto che non esiste più

Con il decreto dignità la maggioranza parlamentare ha deciso di posticipare la realizzazione dei progetti del bando periferie al 2020. Inutile dire che questo governo da un lato dichiara di rilanciare il paese mentre dall’altro posticipa degli interventi che sarebbero stati ossigeno per i comuni e per le imprese in un periodo di crisi che ancora non smette di attanagliarci.

Lo snodo politico credo invece che sia anche un altro: questo governo ha ormai deciso di non onorare nessun contratto sottoscritto da quelli che lo hanno proceduto. In un contesto internazionale, questa scelta politica ci pone su un piano internazionale di debolezza e non di forza  e i tanti investitori internazionali potrebbero lasciarci nel giro di pochi mesi. Non possiamo essere allegri.

Il bando periferie è un tragico esempio. Ormai decine di comuni in Italia che avevano già progettato ed in qualche cosa fatto anche la gara d’appalto per la realizzazione di alcune opere, scoprono che la convenzione firmata con la Presidenza del Consiglio che dava diritto a realizzare quelle opere per riqualificare le periferie, diventa carta straccia fino al 2020. Chi si fida di cosa accadrà nel 2020? Nessuno e la reazione dei sindaci non è stata casuale.

Questa decisone a mio avviso introduce un problema politico enorme in quanto sancisce che un Governo possa mettere in discussione in qualsiasi momento quanto è già legge dello Stato (diritto acquisito?), sancito in questo caso da un contratto.

Io sarei molto prudente a brindare a questo principio, perché è inevitabile che ci espone a dei rischi incalcolabili soprattutto in un contesto finanziario internazionale come quello attuale.

Chi governa, ha la responsabilità politica di onorare i contratti già in essere, altrimenti il rischio è che possa essere messa in discussione la struttura stessa di questo Paese, rilegandolo ai margini di una credibilità internazionale che non fa sconti.

Oggi Giorgetti dichiara che si aspetta un attacco finanziario nel prossimo autunno ed allora penso a chi voleva uscire dall’euro o qualcun altro che pensa di cancellare parte del debito dell’Italia magari con un colpo di penna. Cosa direbbero gli elettori di questo governo se domani il Primo Ministro Conte dichiarasse che una parte del Bot e dei risparmi degli italiani venissero cancellati? Chi ci garantisce rispetto ad un Governo che non rispetta i contratti firmati con noi italiani?

Concludo, rimarcando che io rimango dalla parte di quella minoranza politica italiana che oggi sta cercando di riporre al centro i valori della democrazia e della solidarietà che hanno fatto grande l’Italia negli ultimi decenni, perché il futuro sta in chi mi sta accanto, nell’Europa e nel mondo e non certo in qualche piccolo orticello di paese.

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Si riparte da Rimini

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Si riparte da Rimini

Non solo amministratori a Rimini. Vi saranno anche interventi di ministri: già confermati talk con Maurizio Martina e con Graziano Delrio e Marco Minniti domenica mattina. Ci saranno pure degli ospiti: sabato alle 15 vi sarà un confronto tra sindaci di centrosinistra e civici con il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e quello di Verona, Flavio Tosi, tra gli altri.
L’appuntamento di Rimini arriverà in un momento in cui il destino della legislatura dovrebbe essere più chiaro con la sentenza della Consulta sull’Italicum prevista per domani. Ed inoltre Renzi dovrebbe anche aver chiuso sulla nuova squadra per la segreteria del Pd.
Tra i confermati dovrebbe esserci il cuperliano Andrea De Maria: “Mi convince molto l’idea di un lavoro dal basso, nei circoli, con gli amministratori, in un rapporto molto stretto con le persone: è anche un forte investimento sull’organizzazione del Pd”, dice il parlamentare bolognese all’Adnkronos.

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Si riparte da Rimini …

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Non solo amministratori a Rimini. Vi saranno anche interventi di ministri: già confermati talk con Maurizio Martina e con Graziano Delrio e Marco Minniti domenica mattina. Ci saranno pure degli ospiti: sabato alle 15 vi sarà un confronto tra sindaci di centrosinistra e civici con il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e quello di Verona, Flavio Tosi, tra gli altri.
L’appuntamento di Rimini arriverà in un momento in cui il destino della legislatura dovrebbe essere più chiaro con la sentenza della Consulta sull’Italicum prevista per domani. Ed inoltre Renzi dovrebbe anche aver chiuso sulla nuova squadra per la segreteria del Pd.
Tra i confermati dovrebbe esserci il cuperliano Andrea De Maria: “Mi convince molto l’idea di un lavoro dal basso, nei circoli, con gli amministratori, in un rapporto molto stretto con le persone: è anche un forte investimento sull’organizzazione del Pd”, dice il parlamentare bolognese all’Adnkronos.

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dopo una lunga pausa di lavoro all’estero …..

dopo una lunga pausa di lavoro all’estero …..

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intervista a “Il Ticino”

Perché ha scelto di candidarsi?
Ho una lunga vicinanza ed appartenenza al volontariato pavese sin dal 1993, quando mi sono avvicinato alle Acli. In tutti questi anni ho avuto modo di confrontarmi con una società posta a volte ai margini, e che a volte non ha la possibilità di far emergere sia i bisogni che le potenzialità.
Accanto ai tanti nostri concittadini che vivono in condizioni di disagio sociale ho visto e conosciuto  tante persone che con il loro lavoro continuo, disinteressato e spesso nascosto, consentono a tanti una condizione migliore, vincendo quell’umiltà che spesso li circonda.
È per questo motivo che ho accettato questa candidatura perché credo e ritengo che tutte queste persone non debbano essere lasciate sole, ma occorre trovare le modalità per dare risposte e strumenti e per ridare quella speranza che oggi non hanno più.
Qual e’stato il suo impegno nel volontariato pavese?
Ho militato nelle Acli Pavesi per un decennio ed assieme a tante associazioni pavesi, abbiamo dato vita al primo movimento territoriale che ha portato poi il 30 Maggio del 1998 alla nascita della Banca Etica. Una realtà unica nel suo genere in Italia, che sta cambiando gradualmente le modalità di investimento di molti italiani. Sempre negli stessi anni, ho partecipato alla costituzione del Forum del Terzo Settore Pavese, realtà oggi nazionale che svolge una funzione di indirizzo anche sulle politiche sociali del nostro governo. Poi dal 2003 ho aderito alla DL – La Margherita ed ho iniziato il mio impegno politico senza mai un impegno amministrativo.
Negli ultimi anni partecipo anche alle attività nella Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro e al Comitato Sant’Agostino, che come è noto si occupa di promuovere e far conoscere Sant’Agostino, uno dei più grandi Padri della Chiesa.
Quali le priorità per la nostra Provincia?
Bisogna partire dal territorio valorizzando le competenze, le eccellenze e l’esperienza imprenditoriale per costruire una rete che sappia essere un riferimento per chi investe nella nostra Provincia. Abbiamo l’Università, gli Ospedali con i centri di ricerca, l’Oltrepo con i suoi prodotti, la Lomellina con i suoi prodotti e con le tante aziende meccano-calzaturiere. Abbiamo il dovere di ripartire dal territorio e dai tanti imprenditori che continuano a credere e ad investire in questa Provincia.
Quale sara’ la sua prima proposta?
Tra qualche anno anche Pavia sarà coinvolta nell’Expo, che rappresenta per noi un’opportunità quasi irripetibile. Proporrò di inserire Pavia nel circuiti internazionali del Turismo ed in particolare in quello religioso. Penso alle tante Chiese Romaniche in città, alla Certosa di Pavia e penso alla Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro e all’impegno morale che abbiamo di proporre la nostra Provincia come uno dei luoghi più importanti della cristianità.

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intervista a il “Settimanale Pavese”

Lei e’alla sua prima candidatura, perché proprio le elezioni provinciali?
Si è parlato molto in questi ultimi tempi dell’inutilità delle Provincie e che bisogna cancellarle. Credo che si ripeterebbe lo stesso errore delle circoscrizioni: allontanerebbe ancora di più i cittadini da chi amministra. Che ne sarebbe del coordinamento del nostro territorio se si decidesse tutto a Milano senza un confronto continuo e costante con le associazioni di categorie e con i cittadini.
Quali sono le priorita’secondo Lei per il rilancio della Provincia?
Il programma del centro-sinistra si articola su quattro parole chiave: innovazione, cultura, ambiente e solidarietà e su quattro “Sistemi Territoriali”: Lomellina Nord, Lomellina Sud e Basso Pavese, l’Oltrepò, la città di Pavia e l’Alto Pavese. Il Sistema Territoriale ha il compito di creare le condizioni per mettere in rete enti locali, imprese, categorie sociali e capitali disponibili al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio, partendo dalla sua vocazione, dalla sua cultura e dall’ambiente.
Puo’ farci un esempio?
Nella nostra città ha sede l’Università e tanti Istituti di Ricerca inseriti negli Ospedali (IRCCS) che aspettano solo di essere valorizzati. Negli ultimi decenni la nostra Provincia ha perso molta capacità produttiva e per rilanciarla ritengo indispensabile partire proprio investendo sulla ricerca. Bisogna stimolare la nascita del distretto delle biotecnologie e dell’elettronica. Infine, ritengo sia importante  investire in un Parco Scientifico con base a Pavia ma esteso a tutta l’area urbana a Nord del Capoluogo. Deve essere dotato di edifici eco-compatibili attrezzati per la ricerca (laboratori, ambienti open-space, sale conferenze, banda larga, sistemi elettrici e di sicurezza), in modo da avvicinare chi fa impresa a chi fa ricerca.

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Un impegno sincero

Cara Elettrice, Caro Elettore,
il prossimo 15 Maggio siamo chiamati a rinnovare il Consiglio Provinciale e per tale motivo Le scrivo per sottoporLe la mia candidatura a Consigliere della nostra provincia, che rappresenta per me la prima vera candidatura politica.
Il Consiglio Provinciale ha come compito quello di amministrare la nostra Provincia e di governare le politiche relative all’agricoltura, all’ambiente, alle attivita’ produttive, alla cultura, alla viabilita’, alla solidarieta’, alle strutture scolastiche e al turismo.
Se oggi, ci guardiamo intorno, possiamo vedere le tante opportunita’ non colte e renderci conto di quante potenzialita’ della nostra terra siano rimaste inespresse per troppo tempo. In occasione di queste elezioni Amministrative, anche Lei potra‘ contribuire a costruire una Provincia diversa e proiettata verso quel futuro che stiamo aspettando da troppo tempo.
Con il suo voto voglio contribuire a rimettere in moto l’economia della nostra Provincia, coniugando il sapere della nostra Universita’ con l’esperienza delle tante aziende che investono nel nostro territorio, per dare ai nostri giovani gli strumenti per essere veri protagonisti del loro futuro.

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