La politica come servizio all’altro

Ogni anno le festività natalizie con il loro contorno di buonismo e consumismo mi lasciano l’amaro in bocca: come cristiano prima ed ancora di piu’ come cittadino. Mi addolora sia la mercificazione che si è fatto della nascita di Gesu’ Cristo che il toccar con mano le difficoltà di tanti, che senza piu’ le risorse di prima, cercano lo stesso di fingere un benessere che non c’e’ più. Se è questa la diagnosi della realtà, occorre trovare una terapia urgente. Alla Politica è certo affidato il riconoscimento dei diritti e delle competenze che essa è chiamata a promuovere e disciplinare, perchè l’esercizio del diritto non contrasti con il bene comune. Ma se sono questi i presupposti, cosa fare per la nostra realtà locale?

Ormai siamo prossimi alla elezioni amministrative e ci avviamo inevitabilmente ad una nuova amministrazione. Che la scadenza sia vicina lo si capisce sia dal contenuto che dalla forma della discussione. Si parla ormai di tutto, polemizzando e contrapponendosi artificiosamente, tranne che dei veri problemi della nostra città e dei programmi e dei progetti politico-amministrativi  da attuare nel prossimo governo locale. Ma in questo contesto socio-culturale preoccupante che ormai ci pervade, dove sono i Cattolici? e le loro idee, le loro istanze, il loro entusiasmo? Siamo ormai arrivati al momento in cui il nostro contributo è ancor piu’ necessario per restituire un’Anima Nuova alla Politica, tornare a viverla come un Progetto Politico Alto, come Servizio alla Comunità, come forma di Carità (come affermava Paolo VI), come ricerca leale del bene comune. Occorre recuperare i valori ideali così come espressi nella nostra Costituzione, ricreare ed individuare nuovi canali di partecipazione politica e soprattutto occorre formare e promuovere una nuova classe dirigente, portatrice anche di nuove competenze specifiche. L’opera di noi cattolici deve attuarsi riportando al centro della vita sociale, politica ed economica la Persona Umana e soprattutto testimoniare che i valori da noi espressi non dipendono da maggioranze mutevoli e provvisorie, ma costituiscono la centralità del nostro pensiero e della nostra azione politica. Ritengo che spetta soprattutto a noi cattolici il ruolo di saper ripartire dal territorio, dai quartieri, dal mondo dell’associazionismo e del volontariato, perchè solo ripartendo dal basso si riuscirà a dare un “Anima Nuova” alla Politica, capace di creare quel nuovo collante sociale necessario per realizzare una Nuova Città dell’Uomo. Il nostro impegno significa essere presenti sui problemi e sui contenuti che devono indirizzare la vita della nostra comunità cittadina senza pretese di esclusivismo ma certamente con la consapevolezza che dal patrimonio dei nostri valori viene una possibilità di leggere ed interpretare e anche di orientare la concretezza storica, nella quale tutti insieme ci troviamo a vivere. Un futuro da costruire insieme con i cattolici nuovamente in prima linea, senza tentennamenti, tatticismi o sudditanze, a confrontarsi con la “Giusta” Politica con coerenza e determinazione, presenti laddove si prendono decisioni.

Occasione di confronto su queste tematiche sarà l’incontro coordinato da chi scrive nell’ambito delle attività del Centro Culturale “Giorgio La Pira” onlus che si terrà il prossimo 14 gennaio alle ore 21,00 in Santa Maria Gualtieri con la presenza del deputato Lino Duilio e del Prof. Luciano Valle Direttore del Centro di Etica Ambientale della Regione Lombardia.