L’economia locale in discussione al consiglio provinciale:

PAVIA. Venerdì scorso in consiglio provinciale si è discusso della difficile situazione economica in cui vive la provincia di Pavia e quali sono le ricadute di questa crisi sul settore occupazionale, dibattito avvenuto con la partecipazione dei rappresentanti delle categorie e delle organizzazioni sindacali.

Un quadro molto grave è emerso dal dibattito, così come riassume per AgipaPress il consigliere provinciale del Pd, Roberto Calabrò (nella foto): “La crisi economica che attanaglia ormai il mondo produttivo si è abbattuta sulla nostra Provincia provocando negli ultimi mesi la chiusura di centinaia di aziende. La difficoltà della nostra economica è legata alla difficoltà ad esportare verso i paesi emergenti ed appare troppo radicata ai mercati europei. Nel 2011 i disoccupati hanno raggiunto i 40.900 unità e le ore di cassa integrazione sono diminuite del 20,6%. Anche se da un lato gli ammortizzatori sociali sono in diminuzione, dall’altro le crisi aziendali sono sfociate in licenziamenti”.
In questo quadro complesso va evidenziato, come emerge dalle affermazioni del consigliere Calabrò, come il nostro sistema produttivo si stia sempre più internazionalizzando tanto che la crescita della imprenditorialità straniera ha raggiunto nel 2011 le 3529 imprese.
“È evidente che la crisi produce anche un aumento considerevole delle sofferenze bancarie tanto che si è superata la somma di 800 milioni di euro, che si traduce anche in una contrazione del credito verso le imprese, tanto che sempre nel 2011 solo il 40% viene concesso alle imprese – aggiunge Calabrò -. All’interno di questo contesto anche la politica deve dare il proprio contributo per intervenire e dare vitalità al sistema produttivo. La Provincia di Pavia, sta cercando di sostenere le famiglia e le aziende in difficoltà attraverso azioni di coordinamento e programmazione, interventi di sostegno al reddito, azioni per il reimpiego e azioni per la formazione e l’inserimento lavorativo”.
La Provincia potrebbe però anche decidere di utilizzare un altro strumento ovvero saldare le tante imprese che hanno lavorato per l’ente negli ultimi anni e che non possono essere interamente saldate a causa del Patto di Stabilità che impone vincoli pesantissimi.
“Per dare un esempio – conclude il consigliere del Pd Calabrò – ricordo che lo Stato italiano deve alle imprese circa 80 miliardi di euro ed è evidente il beneficio che si produrrebbe per la nostra economia. È evidente che da questa crisi si può uscire solo allargando quel patto di solidarietà che è stato alla base della crescita del nostro Paese nella fase del dopoguerra. Ecco perché la Provincia di Pavia ha voluto discutere con le organizzazioni sindacali, con le imprese e con il mondo agricolo, per trovare uno strumento di confronto e di lavoro e per trovare una modalità condivisa con la certezza che questo cammino sia molto più facile se saremo affiancati dal sistema creditizio”.