intervista a “Il Ticino”

Perché ha scelto di candidarsi?
Ho una lunga vicinanza ed appartenenza al volontariato pavese sin dal 1993, quando mi sono avvicinato alle Acli. In tutti questi anni ho avuto modo di confrontarmi con una società posta a volte ai margini, e che a volte non ha la possibilità di far emergere sia i bisogni che le potenzialità.
Accanto ai tanti nostri concittadini che vivono in condizioni di disagio sociale ho visto e conosciuto  tante persone che con il loro lavoro continuo, disinteressato e spesso nascosto, consentono a tanti una condizione migliore, vincendo quell’umiltà che spesso li circonda.
È per questo motivo che ho accettato questa candidatura perché credo e ritengo che tutte queste persone non debbano essere lasciate sole, ma occorre trovare le modalità per dare risposte e strumenti e per ridare quella speranza che oggi non hanno più.
Qual e’stato il suo impegno nel volontariato pavese?
Ho militato nelle Acli Pavesi per un decennio ed assieme a tante associazioni pavesi, abbiamo dato vita al primo movimento territoriale che ha portato poi il 30 Maggio del 1998 alla nascita della Banca Etica. Una realtà unica nel suo genere in Italia, che sta cambiando gradualmente le modalità di investimento di molti italiani. Sempre negli stessi anni, ho partecipato alla costituzione del Forum del Terzo Settore Pavese, realtà oggi nazionale che svolge una funzione di indirizzo anche sulle politiche sociali del nostro governo. Poi dal 2003 ho aderito alla DL – La Margherita ed ho iniziato il mio impegno politico senza mai un impegno amministrativo.
Negli ultimi anni partecipo anche alle attività nella Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro e al Comitato Sant’Agostino, che come è noto si occupa di promuovere e far conoscere Sant’Agostino, uno dei più grandi Padri della Chiesa.
Quali le priorità per la nostra Provincia?
Bisogna partire dal territorio valorizzando le competenze, le eccellenze e l’esperienza imprenditoriale per costruire una rete che sappia essere un riferimento per chi investe nella nostra Provincia. Abbiamo l’Università, gli Ospedali con i centri di ricerca, l’Oltrepo con i suoi prodotti, la Lomellina con i suoi prodotti e con le tante aziende meccano-calzaturiere. Abbiamo il dovere di ripartire dal territorio e dai tanti imprenditori che continuano a credere e ad investire in questa Provincia.
Quale sara’ la sua prima proposta?
Tra qualche anno anche Pavia sarà coinvolta nell’Expo, che rappresenta per noi un’opportunità quasi irripetibile. Proporrò di inserire Pavia nel circuiti internazionali del Turismo ed in particolare in quello religioso. Penso alle tante Chiese Romaniche in città, alla Certosa di Pavia e penso alla Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro e all’impegno morale che abbiamo di proporre la nostra Provincia come uno dei luoghi più importanti della cristianità.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.